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Lavori in cartongesso camera da letto

Novembre 20, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Vuoi nuove idee per l’arredo della tua camera da letto?

Lavori in cartongesso in camera da letto

Trasforma la tua camera con il cartongesso

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Articolo informativo: lavori in cartongesso camera da letto

Perché per i lavori in cartongesso in camera da letto non puntare sull’originalità, creando una gola luminosa? Si tratta in questo caso di realizzare sulla zona perimetrale della controsoffittatura un incavo nel quale collocare delle lampade fluorescenti. Con questo genere di intervento otterremo un’illuminazione soffusa, bianca o colorata a seconda dei gusti, che contribuirà a creare una sensazione di sicuro fascino per questo ambiente. Ci azzarderemo a dire di glamour!
La caratteristica principale delle gole luminose è di direzionare la luce verso il soffitto (o comunque verso l’alto): questo da un lato determina una sensazione di apertura e respiro verso l’alto, ma dall’altro crea la necessità di affiancare ai faretti o alle lampade allocate nel controsoffitto in cartongesso un lampadario o una plafoniera per garantirsi una soddisfacente illuminazione di base.

lavoro cartongesso in camera da letto

Ovvio che, chi si accinge ad impegnarsi in lavori in cartongesso in camera da letto per realizzare una gola luminosa, si chieda quali siano le fonti luminose più adatte. Oggi è possibile utilizzare il LED che, sebbene esista da moltissimi anni, ha raggiunto alti livelli di efficienza solo di recente, tanto che oggi si dimostrano più performanti anche del precedente sistema fluorescente. Il ricorso all’illuminazione LED consente anche di semplificare il profilo della gola luminosa, dal momento che le misure dei profili, particolarmente contenute, non necessitano di essere celate, come invece accadeva per i tubi al neon.

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Ma la realizzazione di un controsoffitto in cartongesso è solo uno dei disparati lavori in cartongesso in camera da letto che si possono realizzare. Come non pensare, a tal proposito, ad una cabina armadio in cartongesso, che trova il suo alloggiamento privilegiato proprio tra le pareti di questa camera.

Chi dice infatti che essa debba essere per forza in muratura? Qualora infatti non si disponga già di pilastri di delimitazione, è possibile ricorrere al cartongesso, materiale “leggero” che trasformerà questo genere di lavori in cartongesso in camera da letto in un’operazione semplice, pulita e veloce. Per non parlare dell’esborso economico, che sarà certamente più contenuto rispetto ai costi di una cabina armadio realizzata in mattoni e malta.

Cabina armadio in cartongesso

Quale forma e quali misure conferire a questa manifattura? Beh, dipende sostanzialmente dallo spazio (e dagli spazi) che avete a disposizione: è possibile infatti realizzare una cabina lineare su uno o due lati (in questo caso occorre una larghezza di 70 cm per il passaggio e pareti da 130×150), oppure una che sfrutti 3 pareti (con necessariamente 200×150 cm disponibili).
Altra chance è la cabina armadio angolare (che richiede un minimo di 1.3 metri per lato e una chiusura a 90°). E se invece i lavori in cartongesso fossero predisposti per una mansarda, e quindi allestiti per creare una cabina armadio fuori standard? Beh, in questo caso vi suggeriremmo di contattare dei professionisti del settore, come tutti quelli che hanno preso parte al grande network Ristrutturazioni Milano.

Solo in questo modo potrete garantirvi una cabina armadio in cartongesso che rispecchi esattamente le dimensioni a disposizione.

Per quanto riguarda gli interni, libero sfogo alla fantasia per i pavimenti, le finiture delle pareti, l’arredo, l mobilio e gli accessori.

controsoffitto con faretti in camera da letto

Chiaro che, prima di imbarcarsi in qualsiasi tipo di lavori in cartongesso in camera da letto finalizzati alla creazione di una cabina armadio, ci si chieda a quanto ammontino i costi. Ma è altrettanto chiaro che, a seconda di grandezze, suddivisioni, chiusure, accessori, il prezzo è assai variabile, ma difficilmente scende al di sotto dei 1000 euro!

Ma non solo in controsoffitti e cabine armadio può trasformarsi il cartongesso sottoposto a lavorazione.

Lo si può infatti adoperare anche per una controparete che faccia da quinta alla testiera del letto (magari anche illuminata a led, oppure utilizzata, sempre con l’ausilio del cartongesso, alla stregua di una libreria, formata da una serie di nicchie dove posizionare libri, gingilli, o i fatidici occhiali che non si sa dove riporre nel caso in cui non si disponga di comodini o altre mensole), e funga da separazione con una zona retrostante (da impiegare come spogliatoio, o come accesso alla cabina armadio, o come antibagno, o anche per nascondere un angolo lavanderia).

Parete in cartongesso dietro al letto

A suggellare i lavori la scelta dei colori: che optiate per tinte neutre o accese, che decidiate per un quarzo piuttosto che per una carta da parati, il cartongesso potrà adattarsi a tutti i vostri desideri!

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Guide utili lavori in cartongesso

lavori in cartongesso in soggiorno

Lavori in cartongesso in soggiorno

lavori in cartongesso in cucina

Lavori in cartongesso in cucina

lavori in cartongesso in bagno

Lavori in cartongesso in bagno

Il costo dei lavori in cartongesso

Articolo prezzi lavori in cartongesso

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Lavori in cartongesso in soggiorno

Novembre 16, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Vuoi ridare nuovo lustro al tuo soggiorno?

Lavori in cartongesso in soggiorno

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Articolo informativo: lavori in cartongesso in salotto

Desiderate che la vostra casa si distingua per un arredo studiato e realizzato specificamente per gli ambienti da cui è costituita? Allora noi di Ristrutturazioni Milano, che collaboriamo con il portale Quotalo.it, vi consigliamo di pensare al cartongesso.

Lavori in cartongesso in salotto

Spesso infatti si è indotti a credere che si possa ricorrere a questo materiale solo per la creazione di pareti divisorie, controsoffitti, e al più delle velette: in realtà invece è possibile arredare pressoché tutte le stanze di un appartamento, realizzando lavori in cartongesso in soggiorno (costruendo, con l’ausilio degli esperti, mobili e complementi d’arredo, librerie, nicchie e pareti attrezzate), lavori in cartongesso in cucina (creando con questo materiale un’attualissima isola, oppure una struttura che inglobi il tubo di aspirazione della cappa, nicchie porta-barattoli, etc.), lavori in cartongesso camera da letto (per realizzare cabine armadio, testiere originali e sistemi di mensole dove magari alloggiare una serie di portaritratti) e infine lavori in cartongesso in bagno.

Progetto soggiorno classico con controsoffitti in cartongesso

Passi per le altre stanze, ma com’è possibile utilizzare questo materiale anche in bagno e in cucina, visto che si tratta di ambienti in cui la presenza di vapore, acqua e umidità raggiunge livelli ragguardevoli?

Grazie alle proprietà del cartongesso (e non è infatti un caso che in tutto il mondo sia noto come DryWall, muro a secco!).

Testimonianze nostri clienti

L’impresa edile cartongesso Milano che ho trovato qui ha realizzato con molta professionalità i lavori in cartongesso che volevo, devo dire che sono rimasto felicemente sorpreso dal risultato ottenuto.

Testimonianza 1 lavorazione in cartongesso

Mauro Arosio

stelle recensioni

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Ho fatto realizzare dei lavori in cartongesso e di imbiancatura da un’azienda trovata in questo sito, e il risultato che ho ottenuto è andato sopra le mie più rosee aspettative. La mia casa ha ripreso vita.

Testimonianza 2 lavorazione in cartongesso

Federico Gozzi

stelle recensioni

Si tratta di due spessi fogli di carta che ospitano nel mezzo un pannello di gesso pressato. Lo spessore varia in base al tipo di applicazione: nel nostro Paese quello più diffuso è di 12,5mm (mezzo pollice), reperibile in pannelli di 1,2×2 metri; in Inghilterra e Francia le dimensioni sono invece di 1,25×1,5.

Grazie alle sua versatilità il cartongesso, come dicevamo, non ha pressoché limiti di utilizzo, tant’è che può essere utilizzato sia per mobili in cartongesso leggeri e semplici da assemblare, oltreché facilmente abbinabili ad un arredo classico come ad uno moderno, sia per soluzioni termoacustiche, idrorepellenti e ignifughe.

Lavoro in cartongesso soggiorno moderno

A proposito delle caratteristiche incombustibili, la Knauf, azienda leader del settore, propone una linea Antincendio, costituita da una gamma di lastre e componenti testati e certificati, che consentono di costruire pareti, contropareti, rivestimenti, cavedi, protezioni strutturali resistenti al fuoco, oltreché leggeri, puliti e veloci da posare.
Le proprietà incombustibili sono conferite dal gesso, che ne dispone naturalmente, amplificate dall’aggiunta di fibre di vetro, vermiculite e perlite: tramite questi materiali completamente naturali gli esperti della società sono in grado di raggiungere livelli di efficienza straordinari.

È per questo che i lavori in cartongesso in salotto possono comprendere non solo nicchie in cartongesso, librerie in cartongesso, controsoffitti, colonne e anche una parete attrezzata con camino in muratura integrato che può essere rifinito in cartongesso. Ma anche nel caso in cui si tratti di rivisitare e modernizzare un vecchio camino con mattoni, magari pure lesionato, sarà possibile avvalersi di questo materiale. E nemmeno la forma costituirà un problema, visto che è possibile agire tanto su camini dalla forma squadrata, quanto su quelli con struttura curva e con cappa trapezoidale. Vi chiedete come sia possibile? Semplice, perché oltre le già citate proprietà ignifughe, i lavori in cartongesso in soggiorno possono fregiarsi anche della duttilità di questo materiale, che può essere bagnato e sottoposto a pesi particolari per piegarlo.

Cartongesso per un soggiorno ultra moderno

A meno che non si decida di dotarsi dei pannelli curvi disponibili in commercio. Ancora una volta è la Knauf (insieme a tantissime altre aziende), che può accontentare quanti desiderano realizzare lavori in cartongesso in salotto che comprendano anche pareti e contropareti a profilo curvo.

Ma i lavori in cartongesso non sono ideali solo nel caso in cui si voglia conferire alla propria casa un tocco di originalità (senza però perdere di vista la sicurezza e l’esborso economico) ma anche nel caso in cui si voglia giocare con l’illuminazione, visto che ci si potrà sbizzarrire con la creazione di controsoffitti con faretti incorporati (a led o colorati, tondi o quadrati).

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Guide utili lavori in cartongesso

Cartongesso camera da letto

Lavori in cartongesso in camera da letto

lavori in cartongesso in cucina

Lavori in cartongesso in cucina

lavori in cartongesso in bagno

Lavori in cartongesso in bagno

Il costo dei lavori in cartongesso

Articolo prezzi lavori in cartongesso

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Case ristrutturate da architetti

Novembre 16, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Pur senza arrivare alla bizzarria di alcune case ristrutturate da architetti in giro per il mondo, come la dimora su cinque livelli a forma di scarpa ad Hellam (Pennsylvania), o “la Casa Toilette” a 40 km da Seul, quando un progetto viene seguito da un architetto generalmente è piuttosto riconoscibile (basti contattare uno dei professionisti che sono entrati a far parte del circuito di Ristrutturazioni Milano).

Case ristrutturate da architetti bizzarre

E oggi è abbastanza consueto che importanti esponenti del mondo dell’architettura si impegnino nell’ideazione e realizzazione di case a basso impatto ambientale: Philippe Stark ha progettato Path, abitazione ecologica che non solo nella versione basic è particolarmente abbordabile, ma che può essere integrata con sistemi per l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia; Mario Cucinella è il padre di 100k, costruzione plurifamiliare passiva; Renzo Piano è ideatore di Diogene, interamente in legno, con cucina, camera da letto e doccia, un sistema di raccolta dell’acqua piovana e un pannello solare.

case ristrutturate da architetti famosi

Volete degli esempi di case ristrutturate da architetti famosi sparse per l’Italia?

Alle porte di Treviso si trova una strepitosa villa (con enorme parco annesso), costruita agli inizi degli anni ’70 su progetto dell’architetto Giuseppe Davanzo, assistente del grande Carlo Scarpa.
Si tratta di una superficie coperta complessiva di oltre 850 metri quadri articolati su più livelli: il piano seminterrato ospita cantina, centrale termica, magazzini e lavanderia; e su su si procede per il piano terra, il primo e l’ultimo piano (con soffitto spiovente), dal quale con una scala a chiocciola si arriva alla torre di guardia con terrazza circolare.

Gli interni della villa sono realizzati con legni pregiati, pietra, vetri e ferro battuto. Non mancano nemmeno un ascensore, pannelli solari per l’acqua calda, una limonaia e una serra.

Tranquilli, la villa è in vendita alla modica cifra di un milione e mezzo di euro! E pensare che non è nemmeno la più cara delle ville realizzate da nomi illustri caratterizzate da straordinarie architetture d’interni.

Decisamente più dispendiose quelle che si trovano sul mercato mondiale come, tanto per citarne una, la Stevens Residence, progettata nel 1968 dall’architetto John Lautner e realizzata in legno e cemento, con una copertura/facciata in vetro che ricorda, nella forma e nel colore, le onde del mare di Malibù, luogo in cui si trova.

Costo? Appena 22 milioni (ma si tratta di dollari!!!).

Villa stevens residence realizzata dall'architetto John Lautner

D’altronde che le case ristrutturate da architetti abbiano un quid in più rispetto a quelle sulle quali mettiamo mano noi comuni mortali è un concetto che anche la tv ci passa quotidianamente: basti pensare a tutto quel filone di programmi che si basano su interventi di ristrutturazione realizzati da esperti del mestiere, da “Case in rendita” ad “Arredare a tutti i costi”, da “Love it or list it” a “Fratelli in affari”.

Progetto per una villa moderna

Tuttavia, non è detto che per garantirsi il progetto di una villa moderna caratterizzata da arredamenti d’autore sia necessario per forza disturbare dei mostri sacri, né che si debbano sborsare somme da capogiro come quelle precedenti: basterà rivolgersi a dei professionisti seri, accreditati e riconosciuti.
Che oggigiorno, nel progetto di una villa moderna, come visto, non potranno prescindere da un’attenta valutazione in merito al consumo energetico e alla classe energetica di appartenenza.

L’obiettivo da perseguire dovrebbe essere la certificazione in classe A, che richiede sicuramente degli oneri maggiori in fase di realizzazione, ma che consente un risparmio sostanzioso nel periodo medio-lungo.

Così, in un progetto attuale, il riscaldamento a pavimento alimentato da energia geotermica rappresenta una delle soluzioni funzionali, che si caratterizza per il fatto che l’aria calda salga dal pavimento e si mantenga nella parte medio-bassa della stanza.

Non è raro trovare nel progetto di una villa moderna anche applicazioni basate sullo sfruttamento dell’energia solare (sia che si tratti di pannelli fotovoltaici che di tegole fotovoltaiche).

Ma non solo di funzionalità vive un progetto siffatto, dal momento che anche gli interni giocano un ruolo essenziale. Grazie agli arredamenti d’autore.

È il caso della poltrona LC2: icone del design moderno, progettata da Le Corbusier nel 1928, con una struttura tubolare in acciaio cromato e un gruppo di cuscini rivestiti in pelle.

Poltrona lc2 Le Corbusier

Come pure del letto Sled, originale soprattutto nella lavorazione della testata e nella mensola retrostante, utilizzabile come comodino o libreria da notte.

E la lista è ancora lunga, passando praticamente per tutti gli arredi su cui sia stata apposta la firma di un grande autore e finendo alla carta da parati proposta da Barrisol® con R&Co che con la linea “Capolavori dell’arte”, porta in casa la meraviglia dell’arte abbinandola con l’ecologia, la resistenza al fuoco, all’acqua e all’umidità.

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Ristrutturazione casa detrazione

Novembre 16, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Inutile girarci intorno: ogni volta che si pensa alla ristrutturazione di casa ci si chiede in che impresa ci si stia avventurando, soprattutto rispetto agli esborsi economici richiesti.

E se è possibile sapere solo approssimativamente quanto costano degli interventi di Ristrutturazione a Milano, a Napoli, a Roma, e in tutte le più grandi città d’Italia, perché troppe sono le variabili in gioco per determinarlo in maniera precisa, è possibile invece asserire senza paura di smentite che esistono delle detrazioni fiscali per la ristrutturazione di casa, che sono sicuramente un incentivo a realizzare questo tipo di operazioni.

Foto articolo Detrazioni fiscali ristrutturazione

Ristrutturazione casa e agevolazioni fiscali 2016

Fino al 31 dicembre 2016 chi ha intenzione di incrementare l’efficienza energetica della propria abitazione (ad esempio installando dei pannelli fotovoltaici) ha diritto ad una detrazione del 65% delle spese sostenute. Lo stesso dicasi per gli interventi di adeguamento antisismico, mentre per la ristrutturazione di casa le agevolazioni fiscali scendono al 36%.

Tuttavia, se i lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2016, la detrazione Irpef sale al 50%.

Aliquote iva per l’edilizia

Gli incentivi statali concernono i lavori di manutenzione (ordinaria e straordinaria).

In cosa differiscono? Mentre i primi consistono in opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione di quanto già esistente (che si tratti delle finiture degli edifici come porte e finestre, o degli impianti tecnologici come quello elettrico o di riscaldamento), i secondi, identificabili come manutenzione straordinaria, comprendono invece opere atte ad intervenire su parti strutturali oppure a realizzare ex novo dei servizi tecnologici.

E inoltre, mentre la manutenzione ordinaria non accede alla detrazione fiscale, con la manutenzione straordinaria è possibile godere degli incentivi statali per un ammontare del 50% delle spese (con un tetto massimo di 96mila euro per unità immobiliare).

E per quanto riguarda l’iva per la ristrutturazione edilizia? È prevista un’aliquota agevolata al 10% per le prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione, ordinaria o straordinaria: ammettiamo ad esempio che su 10.000 euro di spesa totale per una ristrutturazione 4.000 siano per la prestazione lavorativa e 6.000 per l’acquisto di beni significativi, il 10% si calcolerà solo sulla manodopera, mentre sul residuo si applica l’IVA ordinaria del 21%.

Ma attenzione, perché perderete questi incentivi statali in caso acquistiate voi direttamente i materiali, o comunque deleghiate qualcuno di diverso da chi esegue i lavori.

Per interventi di restauro e risanamento conservativo invece, che sono volti a conservare e recuperare l’organismo edilizio nel rispetto degli elementi tipologici, formali e strutturali propri, è sempre prevista, senza alcuna data di scadenza, l’applicazione dell’aliquota Iva edilizia del 10%.

Stesso ammontare anche per l’IVA di interventi di frazionamento, visto che il Consiglio di Stato ha sentenziato che si tratta di un intervento di ristrutturazione, ma solo se il frazionamento è stato realizzato dal 12 novembre 2014 in poi, mentre per quelli realizzati prima sussiste l’IVA ordinaria.

La ripartizione della detrazione

La detrazione viene suddivisa in dieci quote annuali di pari importo, ma se la vostra età non è inferiore agli 80 anni e se le spese sono state sostenute entro il 31 dicembre 2011, la detrazione vi viene liquidata in tre rate annuali di pari importo (5 se avete 75 anni). Ma questa modalità di ripartizione del recupero spese non è prevista per gli inquilini e per le spese dal 1° gennaio 2012 in poi.

Attenzione però: gli inquilini non possono accedere, come detto, a queste tempistiche di restituzione, ma ciò non vuol dire che essi non usufruiscano della detrazione sulle spese di ristrutturazione, come tutti gli altri contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), e quindi: proprietari, usufruttuari, locatari o comodatari, soci di cooperative, imprenditori individuali, etc.

Adempimenti per fruire della detrazione per ristrutturazione

Quali documenti produrre per richiedere la detrazione sulle spese di ristrutturazione? Per fortuna, negli ultimi anni sono stati semplificati e ridotti: così oggi non è più necessario mandare comunicazione di inizio lavori all’Agenzia delle Entrate, come non vige più l’obbligo di indicare il costo della manodopera, in maniera distinta, nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori.

Quindi cosa resta da fare? Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali che identificano l’immobile, insieme a: comunicazione all’Asl, fatture e ricevute comprovanti le spese sostenute, domanda di accatastamento (o dati del catasto, se l’immobile ne è già in possesso), ricevute di pagamento dell’imposta comunale, delibera di approvazione dell’esecuzione dei lavori (se si tratta di lavori che sono stati effettuati su parti comuni di edifici residenziali) e tabella millesimale di ripartizione delle spese.

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Capitolato per la ristrutturazione di un appartamento

Novembre 14, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Quando si decide di intervenire con il rifacimento di tutti gli ambienti di cui è costituita una casa, non si può pensare di procedere senza un minimo di pianificazione (noi suggeriremmo un massimo, perché, a dispetto di una programmazione minuziosa e precisa, gli inconvenienti sono sempre in agguato, figurarsi nel caso in cui si proceda a tentoni, senza una direzione chiaramente prefissata, quali potrebbero essere le ripercussioni sull’intero progetto, traducibili in un incremento di costi e tempi, e in risultati finali meno rispondenti alle aspettative iniziali.).

È per questo che si profila come assolutamente necessario un progetto per la ristrutturazione di un appartamento, magari (e anche questo lo consigliamo vivamente) di scegliere un tecnico abilitato (come quelli che trovi su ristrutturazioni Milano), quindi iscritto a un ordine professionale (geometra, architetto, ingegnere), che fungerà da referente di tutti i soggetti coinvolti (Comune compreso).

Foto articolo Capitolato per la ristrutturazione di un appartamento

E sempre nell’ottica di non lasciare nulla al caso, è bene procedere alla stesura di un capitolato per la ristrutturazione di un appartamento.
Si tratta in definitiva di un vero e proprio contratto, capace di tutelare entrambe le parti in causa.

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Strutturazione di un capitolato per la ristrutturazione di un appartamento

Si tratta del documento, allegato al contratto di appalto, in cui si descrivono puntualmente tutti gli interventi che verranno realizzati, tutte le fasi che verranno seguite, compresi i materiali che verranno impiegati, le tecniche costruttive alle quali si farà ricorso, la definizione di volumi e superfici, le tempistiche e la durata dei lavori, e ovviamente la stima dei costi di realizzazione. E non da ultimo gli obblighi e i diritti delle parti che stipulano il contratto, dal momento che il capitolato delle opere edili di una ristrutturazione, una volta firmato da entrambe le parti, rappresenta anche un documento con cui è possibile tutelarsi in giudizio, anche se questo documento, obbligatorio nei rapporti tra imprese e pubbliche amministrazioni, è invece facoltativo tra privati.

Un contratto di appalto, oltre al citato capitolato delle opere edili di una ristrutturazione, comprende anche la Dichiarazione impegnativa dell’Appaltatore (di cui sono parte integrante: gli elaborati grafici progettuali; le Specifiche tecniche e relazioni tecniche di progetto; il piano di sicurezza; il computo metrico per la ristrutturazione di un appartamento; il Programma integrato dei lavori; la documentazione della progettazione della sicurezza, atto a garantire il rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro; l’offerta presentata dall’Appaltatore); l’Oggetto dell’Appalto (che nel caso specifico riguarda la ristrutturazione di un appartamento); l’Ammontare dell’Appalto (perché è necessario subito stabilire un budget di spesa e comunicalo al progettista, di modo che le proposte di progetto tengano in debita considerazione questo importante aspetto); le Funzioni, i compiti e le responsabilità del Responsabile Unico del Procedimento, del Responsabile dei Lavori, del Direttore dei Lavori, del Direttore Operativo, dell’Ispettore di cantiere, del Coordinatore della sicurezza (mansioni che non è detto poi non possano convergere tutte in una o due figure).

Un esempio di capitolato per la ristrutturazione di un appartamento

Il capitolato delle opere edili di una ristrutturazione si compone di una parte introduttiva nella quale vengono citate le caratteristiche dell’abitazione sulla quale intervenire: indirizzo, numero d piano (e presenza o meno dell’ascensore), numero di vani e loro dimensioni, etc.

Nella parte successiva viene sviluppato il progetto di intervento vero e proprio, che comprende le eventuali demolizioni (di tramezze, piastrelle a pavimento e/o a rivestimento, di sanitari, porte, etc.); le formazioni di scassi (per l’alloggiamento delle guaine, delle cassette portafrutto e di derivazione, per le tubazioni dell’acqua calda e fredda e degli scarichi, etc.); gli interventi sull’impianto elettrico, quello idraulico (di bagno e cucina), l’Impianto del gas e quello di riscaldamento; le opere murarie; la piastrellatura; e infine la coloritura. Tutto specificando i prodotti utilizzati, le tecniche impiegate, e l’ampiezza delle superfici d’azione.

Ogni capitolato per la ristrutturazione di un appartamento si conclude, chiaramente, con le informazioni di contatto, e dunque con numero di telefono e fax, ed eventualmente indirizzo mail e sito internet da visionare.

Il computo metrico per la ristrutturazione di un appartamento

Quando si dispone del progetto esecutivo, la stima del costo di costruzione viene risolta con un procedimento analitico il quale è solitamente indicato con il nome di computo metrico per la ristrutturazione di un appartamento, nel quale, nel momento in cui vengano specificate quantità e relativi prezzi unitari (che si definiscono in sede di contratto) si parla di lavori a misura, oppure di lavoro a corpo (che forse potremmo anche definire “a forfeit” o “chiavi in mano)” qualora compaia una descrizione unica che comprende tutte le voci necessarie alla realizzazione dell’opera (quindi senza le varie unità) e una quantità univoca e generale.

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Ristrutturazione case antiche

Novembre 5, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Hai una casa antica che vorresti ristrutturare?

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Articolo informativo

Un imperativo nella ristrutturazione di case antiche è cercare di salvaguardare determinate caratteristiche che conferiscono alle costruzioni il loro mood dominante, e le distinguono dalle nuove costruzioni.

Consideriamo ad esempio casolari, fattorie, masserie, rifugi, che abbondano nelle campagne italiane, molti dei quali risalenti al Sette-Ottocento (se non addirittura precedenti). Il progetto di intervento di Ristrutturazioni Milano dovrà essere imperniato al rispetto della tipologia architettonica, della struttura esistente, dell’aspetto estetico originario: ecco perché è opportuno parlare di restauro conservativo.

Gli interventi di ristrutturazione di case antiche devono essere sempre attuati nel rispetto del paesaggio circostante, dunque, per masserie e case di campagna, il restauro deve risultare armonioso e integrarsi perfettamente nell’ambiente rurale.

ristrutturazione di una casa antica esempio

La prima cosa da fare è verificare le condizioni statiche della costruzione, perché è vero che si deve cercare di limitare al massimo le proprie azioni (a meno che l’edificio non sia pericolante), ma alcuni provvedimenti sono indispensabili: se le fondazioni versano in cattive condizioni, saranno opportune delle infiltrazioni di sostanze ristrutturanti; il tetto andrebbe preservato, oppure ricostruito in legno, (in modo da non gravare sulla struttura), possibilmente ventilato e con isolamento termico, e coperto con coppi vecchi, o comunque anticati, e magari impermeabilizzato (come pure il soffitto) con pannelli in sughero; stesso discorso per le travi portanti, che andrebbero solo protette e restaurate; i soffitti potrebbero essere realizzati con travature di legno e mattoni, oppure con intonaco a calce.

Altri accorgimenti nella ristrutturazione di case antiche di questa tipologia?
Per i pavimenti sono possibili pressoché tutte le soluzioni, ovviamente se compatibili con la staticità della costruzione: qualora presenti, è sempre bene recuperare quelli in legno, oppure si potrebbe optare per un pavimento in mattoni (meglio se vecchi o anche nuovi ma trattati opportunamente con cera d’api e/o lino naturale) o altri materiali con massetto in argilla espansa.

Gli infissi e le porte andrebbero scelti in legno (anche se più difficili da manutenere), o restaurati se già presenti e in discrete condizioni. È comunque sempre preferibile, all’acquisto di un infisso nuovo, uno vecchio scovato nella bottega di qualche rigattiere.

E per le pareti?
Via libera ai colori pastello, dal momento che i contadini utilizzavano le terre naturali oppure producevano il colore con il peperoncino e le erbe tintorie. Da evitare, sia all’interno che all’esterno, il colore bianco, soprattutto se si decide di operare col cemento e non con la calce (cosa comunque sconsigliata): unica eccezione ammessa per la ristrutturazione di case antiche in ambiente marino.

E per gli arredi?
È importante che risultino uniformi e coesi. In caso di ville di campagna nobiliari, dove non di rado sono presenti elementi di pregio architettonico, sarebbe opportuno optare per pavimenti in cotto, mobili di un certo pregio, ristrutturazione degli antichi camini a cupola; nelle case contadine invece i pavimenti dovrebbe essere in mattoni vecchi, tra i mobili dovrebbero sempre figurare madie o archette, vecchi depositi per il grano, credenze, e letti con basi in ferro.

Più difficile invece far rivivere la tradizione contadina del materasso, visto che si trattava di un grande sacco di canapa spessa tessuto a telaio e riempito con foglie di granturco seccate al sole!

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Arredo bagno elegante

Ottobre 17, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Vuoi dare quel tocco di eleganza al tuo bagno di casa?

Arredo bagno elegante

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Ottieni il bagno che desideri

Articolo informativo

Date un’occhiata alla foto che segue e discutiamo delle caratteristiche e dei particolari che contribuiscono a creare un arredo bagno elegante come quello proposto, frutto di una progettazione d’interni attenta e scrupolosa (Come quelle svolte dalle aziende partners di Ristrutturazioni Milano).

Esempio di un arredo bagno elegante e raffinato

Il focus di questo allestimento è rappresentato dalla vasca con piedini, che è un must negli stili classici e tradizionali ma anche in quelli eccentrici e boheme: in questo caso è stata addirittura creata una quinta perché l’elemento risaltasse ulteriormente. Sotto il lucernario, attraverso dei sostegni in acciaio, è stata sospesa una struttura quadrata in legno, dalla quale scendono fino al soffitto dei tendaggi chiari e leggeri, raccolti con dei cordoni fermatenda: un baldacchino sotto il quale a sorpresa non si trova un letto, ma una vasca da bagno; un palco per celebrare questo accessorio lussuoso e fortemente caratterizzante.

Altro elemento che salta all’occhio in questo arredo bagno elegante è il grosso tappeto bianco a pelo lungo, che trasmette una sensazione di morbidezza.
E apriamo una parantesi in merito ai tappeti: essi differiscono per materiale, forma e colore (oltreché, ovviamente, per prezzo). Ne esistono alcuni che miscelano diversi tessuti (ad esempio ciniglia e poliestere); altri che combinano materiali più importanti, come la pura lana vergine e il cotone; tappeti in fibre naturali come il cocco, ideali per aggiungere alla casa un tocco esotico, che ben si sposa con mobili in legno wengè; tappeti pregiati, come quelli in pelliccia di pecora, morbidi e a pelo lungo, scenografici se sistemati davanti a un caminetto o, come nel caso della foto in esame, in un arredo bagno elegante e che non soffre di problemi di spazio; tappeti in legno, perfetti per il bagno, anche per la facilità di pulizia, ma più adatti ad un arredo bagno in pietra o a un arredamento bagno in stile rustico che non ad uno elegante, alla stessa stregua dei tappeti in linoleum (come quello di seguito), che si sposano meglio con un bagno eclettico che punti sui colori.

Torniamo agli elementi più significati dell’arredo bagno elegante proposto nell’immagine iniziale: spicca anche la poltrona (come per il tappeto, impossibile da utilizzare quando ci si chieda come arredare un bagno piccolo).
Ma fate attenzione a non lasciarvi ingannare da Bathtub dello Studio Thol: la struttura in rovere bianco americano lasciata a vista fa pensare ad una poltrona, mentre in realtà si tratta di una vasca realizzata in materiale composito.

Vasca elegante Bathtub dello Studio Thol

Nel sito della Teuco trovate una serie di proposte in merito a poltrone, chandelier e tappeti per il vostro bagno elegante…

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Arredo bagno in pietra

Ottobre 12, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Vuoi dare quel tocco di classe al tuo bagno?

Arredo bagno in pietra

Ridai personalità al tuo bagno

3 preventivi dalle imprese migliori

Articolo informativo

Volete un bagno dalla personalità solida e ineguagliabile? Scegliete le pietre, e affidatevi ad un’azienda come quelle inserite in ristrutturazioni Milano che lo realizzi su misura per voi.
Tra queste, la Danilo Ramazzotti, la cui tradizione comincia nel 1956 ad opera di una donna (la signora Cantoia Maria Orsola madre di Danilo Ramazzotti), e le cui produzioni vengono realizzate con materiali di indiscutibile design e ricercatezza, sia estetica che produttiva, coniugando così elementi naturali e tecniche artigianali complesse e meticolose.

Arredo bagno in pietra stile classico

Tra i materiali che possono essere utilizzati per realizzare un arredo bagno in pietra figurano marmi, graniti, onici, travertini, arenarie, labradoriti, semipreziosi (quarzo, occhio di tigre, ametista, e altri) provenienti da ogni parte del mondo, lavorati a casellario per realizzare qualsiasi tipo di disegno e forma e per garantire originalità e personalizzazione.

Arredo bagno in pietra naturale stile moderno

Il metodo di lavorazione delle rocce è la chiave del successo dell’azienda, che si avvale di impianti e strumentazioni tecnologicamente avanzate, di materiale univoco per ogni commessa (la materia prima già lavorata non viene stoccata, di modo che in nessuna commessa vengano utilizzati materiali “in avanzo” che non garantirebbero omogeneità nel colore, provenendo da pietre diverse), di un metodo di lavorazione che prevede che le pietre vengano lasciate all’aperto per una settimana, tagliate su misura, calibrate e rifinite a seconda delle richieste.

I prodotti proposti sono in grado di soddisfare sia le esigenze di quanti prediligono un arredo classico, sia per quanti invece desiderano bagni arredati in stile moderno: per questi ultimi, date un’occhiata soprattutto alla collezione Flowers nella quale decori floreali si abbinano a “roccia nero marquinia”, “roccia serena” e “roccia del sole” in versione lucida o levigata a seconda dei casi, dando vita ad uno splendido quadro da bagno con i fiori come elemento trainante. Nel caso invece in cui amiate maggiormente la tradizione potreste pure optare l’arredo bagno in pietra proposto da Cerasa, scegliendo ad esempio la collezione Piastrellati.

Arredo bagno in pietra

Se l’idea dell’arredo bagno in pietra vi stuzzica, ma non siete convinte sul declinarlo a tutto tondo, potreste pure pensare di inserire solo alcuni elementi in questo materiale: dagli accessori e complementi (bicchieri, contenitori e portasapone in pietre naturali) ai piatti doccia in marmo, dai lavelli d’appoggio in roccia trachite grigia alle vasche in travertino.

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Segnalato da Mariorossi.it

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Ristrutturazione locale commerciale

Ottobre 10, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Cerchi un’impresa edile per il rinnovo del tuo locale commeriale?

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Ad aggiudicarsi i Restaurant & Bar Design Awards nel 2015 è stato tra i bar il Dandelyan di Londra (nella prima foto), e tra i ristoranti il The Jane di Anversa (nel secondo scatto).

dandelyan_lounge

anversa-ristorante

Nel Pacifico il miglior bar del Pacifico è l’Archie Rose Distilling Co. a Rosebery (Australia), e il miglior ristorante è l’ACME a Rushcutters Bay (Australia). Il miglior bar del Medio Oriente e dell’Africa è il Tasting Room a Tel Aviv (Israele) e il miglior ristorante è Geales a Dubai (Emirati Arabi). In America il bar migliore bar è Her Majesty’s Pleasure a Toronto (in Canada), mentre il ristorante che si aggiudica il podio è Hueso a Guadalajara (Messico). In Europa il primo posto per i bar va a Le Bar du Plaza Athénée a Parigi, e il miglior ristorante è ad Anversa e si chiama The Jane.
A seguire nella classifica anche locali giapponesi, taiwanesi, rumeni, cinesi, premiati per la miglior terrazza, la migliore musica, i migliori interni.

Non i tratta dell’unica classica mondiale di questo genere: basti pensare che ne esiste anche una per i centri commerciali più grandi, capaci di accogliere sempre più negozi e divertimenti (anche se a sorpresa si tratta anche dii quelli meno frequentati, a causa della loro posizione distante dal centro città e/o a causa delle scarse risorse economiche dei residenti del luogo): al decimo posto si piazza Siam PARAGON (300.000 M2 CIRCA) che si trova a Bangkok; a metà della classifica, e quindi al quinto posto, si trova il DUBAI MALL (345.000 M2 CIRCA), che fa parte del complesso Burj Khalifa, la struttura artificiale più alta mai costruita, e al primo posto si piazza il NEW SOUTH MALL CINA (600.000 M2 CIRCA), suddiviso in 7 zone, che si ispirano a 7 città, tra cui Parigi e Venezia.
Altra interessante classifica è quella dei 10 negozi più innovativi del mondo, che annovera 4Food, un ristorante di hamburger di New York che offre 140 milioni di combinazioni e la possibilità, nel caso in cui si riesca a crearne una nuova, di brandizzare col proprio nome, condividerla sui social network anche usando i dispositivi del locale e guadagnare le royalty (25 cent di sconto) ogni volta che qualcuno in futuro la ordina; Burberry in Regent Street a Londra, il negozio più tecnologicamente avanzato della catena, praticamente una versione dal vivo del loro sito Web; DM, negozio di prodotti beauty tedesco con pulsanti per far aprire una cassa se le code si allungano, lenti di ingrandimento sui carrelli per facilitare la lettura delle etichette, uno spazio pensato apposta per permettere alle ragazzine di provare i primi trucchi e un altro per le agevolare le mamme in visita nel cambio pannolini; e via così, passando per Belgio, Francia, Spagna, Qatar, e altri, annoverando ristoranti, negozi con prodotti alimentari o di bellezza, elettronica o abbigliamento, e chi più ne ha più ne metta!

Tutti questi rappresentano validissimi esempi nei quali, ad un’idea imprenditoriale originale, si associa una ristrutturazione del locale commerciale attenta e di grande impatto, il che dimostra come l’occhio voglia la sua parte e stimoli anche gli acquisti, e come sia necessario sfruttare al meglio lo spazio disponibile e riadattarlo secondo le esigenze della clientela, applicando i moderni principi di interior design e di marketing e senza tralasciare i canoni funzionali dell’architettura: proprio per questo sarebbe auspicabile rivolgersi ad una ditta esperta, che garantisca una ristrutturazioni chiavi in mano.
Questo, anche alla luce del fatto che, rispetto alla ristrutturazione residenziale, che interessi la cucina, il bagno, la camera da letto e il soggiorno, o il rifacimento di una taverna, la ristrutturazione di un locale commerciale richiede un’organizzazione più complessa delle attività, tempistiche più serrate ed una maggiore coordinazione delle forze lavoro, specialmente quando si opera all’interno di strutture che non possono sospendere la propria attività commerciale durante il periodo del cantiere, con conseguente suddivisione delle opere in progressivi step e con variazione delle aree di cantiere. E inoltre richiede dei lavori “trasparenti”, accompagnati da regolare fattura, che costituisce la garanzia per la durata prevista come da termini di legge, e dal rilascio della Dichiarazione di Conformità, come prescritto dalla vigente normativa.

La ristrutturazione o il restyling di un locale commerciale come un bar, un ristorante o un punto vendita, spesso coincide con un investimento mirato ad attirare nuovi clienti attraverso un look più attraente e a migliorare il comfort interno per aumentarne funzionalità e produttività; altre volte l’operazione può essere più semplicemente un obbligo dettato dalla necessità di un adeguamento a standard di fruibilità e di impiantistica necessari, ma in ogni caso è un intervento che richiede professionalità ed esperienza.

IVA per la ristrutturazione di un negozio

Nella ristrutturazione di un locale commerciale è necessario prevedere interventi su: impianti adeguati all’uso pubblico (impianto elettrico, impianti di areazione, climatizzazione ed estrazione dell’aria, isolamento e assorbimento acustico, o in grado di favorire una pulizia più accelerata), elementi di interior design (controsoffitti dinamici, elementi decorativi, pavimenti e rivestimenti fantasiosi, illuminazioni accattivanti), mobilio e complementi di arredo.

Per le ristrutturazioni l’aliquota iva del 10% è applicabile: su qualsiasi tipologia di fabbricato, quindi anche capannoni, uffici, negozi, ecc.; per la cessione di beni forniti per la realizzazione degli interventi; sia ai contratti di appalto che di subappalto.
È bene invece ricordare che non rientrano tra le prestazioni agevolabili: la fornitura di materiali o beni da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori o acquisto diretto dal parte del committente; prestazioni professionali; prestazioni rese in esecuzione di subappalti alla ditta esecutrice dei lavori (tutti casi questi da doversi valutare attentamente ad opera soprattutto dell’azienda che si occupa della ristrutturazione di un locale commerciale.

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Cucine ad angolo moderne

Settembre 28, 2016 By mirkonos_3ldh038b

Cerchi una soluzione moderna per la tua cucina?

Cucine ad angolo moderne

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Non avete intenzione di comprare una cucina lineare perché ritenete che sia banale e già vista?

Provate allora a giocare con la forma, con una delle cucine ad angolo moderne presenti sul mercato, nelle quali mobili e pensili occupano due pareti adiacenti (integralmente o solo in parte).
Come nel caso delle cucine con isola, anche le cucine ad angolo moderne sono ideali per quegli appartamenti che presentano un ambiente unico cucina-soggiorno. E sempre allo stesso modo, consentono una collocazione centrale del tavolo da pranzo, a differenza per esempio delle cucine lineari doppie.

Foto cucina ad angolo moderna

Volete conferire una sensazione di maggiore ampiezza alla zona pranzo? Anche in questo caso le cucine ad angolo moderne sono una soluzione perfetta.

Tuttavia pure nelle cucine ad angolo occorre saper ottimizzare gli spazi, soprattutto quando si tratta di arredare una cucina piccola, ricorrendo a degli accorgimenti: pensili e scaffali aperti per evitare di appesantire lo spazio; inserimento di colonne, lavelli o piani cottura angolari all’incrocio delle pareti; ripiani estraibili, cassettoni, cestelli.

Nelle cucine ad angolo moderne sono disparate le soluzioni alle quali si può ricorrere per la base: da quella tagliata a 45° (con il forno incassato) a quella normale da 60 cm (con forno a colonna); da 4 fuochi (larghezza 60 cm) a 5 fuochi (centrato sul top); da mobili lineari che accoppiati formano un angolo (in questo caso però non è consentito l’inserimento del forno, che però può essere sostituito da cestelli girevoli e contenitori in acciaio inox); a basi angolari (90×90, 93×93, 95×95), con ripiani interni ad angolo fissi e ante che si aprono completamente, a battente.
Tuttavia, nel caso in cui optiate per questa tipologia di cucine sappiate già in anticipo che: bisognerà controllare la predisposizione dell’impianto idrico e di quello del metano; che non sono molte le aziende che creano piani cottura e cappe angolari (tra queste: Franke, Foster, Teka); che la scelta del lavello ad angolo rappresenta un rischio per quanto riguarda infiltrazioni di liquidi e grassi (se è possibile quindi, meglio evitarla!).

Se queste ultime precisazioni vi hanno creato incertezza nella decisione, potreste sempre contattare noi di Ristrutturazioni Milano per tutti i consigli, idee e progetti!

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