Pur senza arrivare alla bizzarria di alcune case ristrutturate da architetti in giro per il mondo, come la dimora su cinque livelli a forma di scarpa ad Hellam (Pennsylvania), o “la Casa Toilette” a 40 km da Seul, quando un progetto viene seguito da un architetto generalmente è piuttosto riconoscibile (basti contattare uno dei professionisti che sono entrati a far parte del circuito di Ristrutturazioni Milano).
E oggi è abbastanza consueto che importanti esponenti del mondo dell’architettura si impegnino nell’ideazione e realizzazione di case a basso impatto ambientale: Philippe Stark ha progettato Path, abitazione ecologica che non solo nella versione basic è particolarmente abbordabile, ma che può essere integrata con sistemi per l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia; Mario Cucinella è il padre di 100k, costruzione plurifamiliare passiva; Renzo Piano è ideatore di Diogene, interamente in legno, con cucina, camera da letto e doccia, un sistema di raccolta dell’acqua piovana e un pannello solare.
Volete degli esempi di case ristrutturate da architetti famosi sparse per l’Italia?
Alle porte di Treviso si trova una strepitosa villa (con enorme parco annesso), costruita agli inizi degli anni ’70 su progetto dell’architetto Giuseppe Davanzo, assistente del grande Carlo Scarpa.
Si tratta di una superficie coperta complessiva di oltre 850 metri quadri articolati su più livelli: il piano seminterrato ospita cantina, centrale termica, magazzini e lavanderia; e su su si procede per il piano terra, il primo e l’ultimo piano (con soffitto spiovente), dal quale con una scala a chiocciola si arriva alla torre di guardia con terrazza circolare.
Gli interni della villa sono realizzati con legni pregiati, pietra, vetri e ferro battuto. Non mancano nemmeno un ascensore, pannelli solari per l’acqua calda, una limonaia e una serra.
Tranquilli, la villa è in vendita alla modica cifra di un milione e mezzo di euro! E pensare che non è nemmeno la più cara delle ville realizzate da nomi illustri caratterizzate da straordinarie architetture d’interni.
Decisamente più dispendiose quelle che si trovano sul mercato mondiale come, tanto per citarne una, la Stevens Residence, progettata nel 1968 dall’architetto John Lautner e realizzata in legno e cemento, con una copertura/facciata in vetro che ricorda, nella forma e nel colore, le onde del mare di Malibù, luogo in cui si trova.
Costo? Appena 22 milioni (ma si tratta di dollari!!!).
D’altronde che le case ristrutturate da architetti abbiano un quid in più rispetto a quelle sulle quali mettiamo mano noi comuni mortali è un concetto che anche la tv ci passa quotidianamente: basti pensare a tutto quel filone di programmi che si basano su interventi di ristrutturazione realizzati da esperti del mestiere, da “Case in rendita” ad “Arredare a tutti i costi”, da “Love it or list it” a “Fratelli in affari”.
Progetto per una villa moderna
Tuttavia, non è detto che per garantirsi il progetto di una villa moderna caratterizzata da arredamenti d’autore sia necessario per forza disturbare dei mostri sacri, né che si debbano sborsare somme da capogiro come quelle precedenti: basterà rivolgersi a dei professionisti seri, accreditati e riconosciuti.
Che oggigiorno, nel progetto di una villa moderna, come visto, non potranno prescindere da un’attenta valutazione in merito al consumo energetico e alla classe energetica di appartenenza.
L’obiettivo da perseguire dovrebbe essere la certificazione in classe A, che richiede sicuramente degli oneri maggiori in fase di realizzazione, ma che consente un risparmio sostanzioso nel periodo medio-lungo.
Così, in un progetto attuale, il riscaldamento a pavimento alimentato da energia geotermica rappresenta una delle soluzioni funzionali, che si caratterizza per il fatto che l’aria calda salga dal pavimento e si mantenga nella parte medio-bassa della stanza.
Non è raro trovare nel progetto di una villa moderna anche applicazioni basate sullo sfruttamento dell’energia solare (sia che si tratti di pannelli fotovoltaici che di tegole fotovoltaiche).
Ma non solo di funzionalità vive un progetto siffatto, dal momento che anche gli interni giocano un ruolo essenziale. Grazie agli arredamenti d’autore.
È il caso della poltrona LC2: icone del design moderno, progettata da Le Corbusier nel 1928, con una struttura tubolare in acciaio cromato e un gruppo di cuscini rivestiti in pelle.
Come pure del letto Sled, originale soprattutto nella lavorazione della testata e nella mensola retrostante, utilizzabile come comodino o libreria da notte.
E la lista è ancora lunga, passando praticamente per tutti gli arredi su cui sia stata apposta la firma di un grande autore e finendo alla carta da parati proposta da Barrisol® con R&Co che con la linea “Capolavori dell’arte”, porta in casa la meraviglia dell’arte abbinandola con l’ecologia, la resistenza al fuoco, all’acqua e all’umidità.